Marina Graziani (showgirl e presentatrice)      Milano 24.6.2021

                   Intervista di Gianfranco Gramola

“Io da due anni lavoro come presentatrice per QVC Italia che è un canale di shopping americano, presente da dieci anni e mi sta dando grandissime soddisfazioni. Spero di continuare a lavorare per QVC e se dovessero aprirsi altre strade televisive, le valuterei, ma se fossero dei reality mi troverei a declinare”

Il suo sito ufficiale è www.marinagraziani.com  contatti: info@marinagraziani.com

Intervista

Marina, ho letto su wikipedia che hai debuttato nel mondo dello spettacolo grazie ad un concorso di bellezza, su altri siti c’è scritto che hai iniziato nel 1996 come Velina.

In realtà la mia carriera artistica non è iniziata con un concorso di bellezza, ma è nata con un provino per “Striscia la notizia”. Io ho una sorella più grande di due anni e quando io ero adolescente, lei già bazzicava nel mondo televisivo. Era fra le vallette di “Buona domenica”, aveva lavorato con Milo Infante e aveva fatto delle cose televisive e io, essendo la sorella più piccola, ogni tanto andavo a qualche provino, anche se io non amo particolarmente i provini. A 19 anni, fra gli scritti e gli orali di scuola, ebbi l’opportunità di fare i provini per “La ruota della fortuna” e contemporaneamente anche per “Striscia la notizia”. Da lì è partita la mia carriera televisiva.

I tuoi genitori che futuro pensavano o sognavano per te?

Papà è mancato che avevo 16 anni ed è stato un lutto prematuro. L’adolescenza è un’età pessima per perdere un genitore, si è un po’ ribelli ma poi si diventa un po’ più consapevoli, per cui quando papà è mancato è stata una tragedia nella mia vita. Vivevo in casa con la nonna, la mamma e mia sorella, quindi una famiglia tutta matriarcale, molto dignitosa, una famiglia semplice, genuina. Mia madre non mi ha mai spinto a fare questo lavoro. Mia madre è sempre stata una donna concreta, per cui  per lei un lavoro valeva l’altro. Era contenta per me e sicuramente orgogliosa negli anni soprattutto per come mi sono gestita, anche in certi ambienti. Però non è mai stata una mamma di quelle che seguono i figli ai provini, quasi più esaltate di loro.

A proposito di ambienti, quello del mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha un po’ deluso?

Per tanti versi, come ho detto più volte, ho amato e amo tantissimo questo lavoro e ogni tanto un po’ meno l’ambiente, nel senso che si vedono spesso persone del cinema, della televisione che hanno talento e sono a spasso, a favore di gente che magari lavora e non ha lo stesso talento. Io sono stata fortunata perché ho vissuto un colpo di coda di una televisione bella. Secondo me dopo l’avvento dei reality la televisione è cambiata molto. Poi c’è stata anche una maggior quantità di canali e sono iniziati i social, quindi c’è stata una proposta più differenziata. Però qualitativamente sono riuscita a vivere gli ultimi anni un po’ belli della TV. Negli ultimi anni la TV è molto carente secondo me, perché se non hai il privato da portare davanti alle telecamere o non urli e sbraiti nei salotti televisivi o non fai scandali, sei poco appetibile come personaggio.

A “Striscia” hai lavorato con tanti personaggi famosi. Un tuo ricordo di Paolo Villaggio?

Lui era squisito. Mi ricordo che quasi tutti i giorni portava i cioccolatini a noi e alle persone che lavoravano nello studio. Una persona che aveva dei percorsi diversi da “Striscia la notizia”, per cui si confrontava anche chiedendo ciò che riguardava la messa in onda. Era una persona che aveva un modo di proporsi molto semplice e molto umano.

Greggio e Iacchetti?

Due matti, sempre a scherzare. Tra loro c’è sempre stata molta complicità, anche dietro le quinte. Ma “Striscia” è sempre stata una grande famiglia e Antonio Ricci è stato molto bravo a scegliere le persone che lavorano con lui, per cui è sempre stato bello lavorare in quel programma. Iniziare a 19 anni a “Striscia la notizia” e lavorarci per tre anni, per me è stata una grande fortuna, non solo come visibilità o come  programma, ma anche come famiglia che mi ha accolta e mi ha introdotta nel mondo dello spettacolo.

Qualche altro personaggio che ti è rimasto nel cuore?

Gene Gnocchi l’ho adorato e mi divertiva moltissimo lavorare con lui e la sua satira mi faceva molto ridere e mi coinvolgeva molto. Quando alla conduzione di “Striscia” c’era lui mi sono divertita molto. Jerry Scotti, un’altra figura che stimo moltissimo, un grande professionista. Ma ce ne sono tanti personaggi che mi sono rimasti nel cuore. Io poi negli anni ho cambiato un po’ gli indirizzi, per cui i ricordi sono un po’ più lontani. Il ricordo più vicino è quello di Giorgio Mastrotta, con cui ho lavorato per anni insieme ed è una persona che stimo moltissimo. Fa troppo ridere e condividiamo delle passioni ed è un grande sportivo.

Hai mai lavorato per solidarietà, per beneficenza?

Si, menzionando lo sport io ho corso la Sahara Marathon, una corsa di solidarietà per i bambini profughi del Sahara Occidentale, dove c’è il popolo Saharawi che vive confinato nella terra di nessuno. Non possono uscire o entrare persone, per cui ho corso questa maratona per solidarietà. Ho fatto tante staffette benefiche con tantissime associazioni. Mi è capitato di prestare il volto per Dottor Sorriso Onsul e mi sono capitate tantissime altre occasioni, dalle quali non mi tiro mai indietro. 

Quali sono le tue ambizioni, i tuoi obiettivi?

Io da due anni lavoro come presentatrice per QVC Italia, il canale del digitale terrestre che si trova sul 32 su canale 475 di Sky Italia ed è un canale di shopping americano. Noi facciamo una diretta quotidiana dalla mattina alle 8 fino all’una di notte e facciamo ovviamente dei turni con diverse presenze. E’ un canale presente da due anni e mi sta dando grandissime soddisfazioni  per la diretta, che insegna tantissimo. Poi vede abbinato il mondo del retail alla televisione, per cui c’è il momento di intrattenimento, ma c’è anche tutto un mondo di retail, di vendita che io un po’ ignoravo perché ho sempre lavorato nella comunicazione, nel marketing, anche dietro le quinte. Perché io ho lavorato molto come P.R., negli eventi e con molti personaggi. Ho abbracciato un po’ a 360 gradi questo mondo. Quindi lavorare dietro le quinte non mi dispiace e spero che gli eventi riprendano alla grande e che possano avere di nuovo il loro spazio. Televisivamente parlando ho molte soddisfazioni nel canale dove sto lavorando adesso, mi piace molto, anche perché si fanno molti training di formazione. Tante sono le aziende che conosciamo e che dobbiamo proporre in diretta. E’ molto stimolante e in più è gestito con funzionalità ammirevole. Spero di continuare a lavorare per QVC e se dovessero aprirsi altre strade televisive, le valuterei, ma se fossero dei reality mi troverei a declinare. Ho 44 anni, sono in un momento della mia vita in cui non voglio a tutti i costi fare TV, non è mai stato così e se qualcosa non mi piace o non mi appartiene, dico di no.

Sei contraria ai reality, ma se arrivasse la proposta di fare la concorrente a “Ballando con le stelle”?

Quella è già un’altra cosa, perché lavori più sul talento e non sulle liti dentro una casa, sulle discussioni, nel mettere in piazza la tua vita privata. Io sono una persona riservata e non ho piacere di mettere tutto alla mercè delle prime serate. “Ballando con le stelle” e “Pechino Express” sono format differenti, “Ballando” è un bel programma dove si balla e si imparano tanti balli diversi, “Pechino Express” viaggi in coppia, quindi non si nutre del gruppo che deve discutere a tutti costi, ma è una sfida. Io amo viaggiare alla follia ed è la cosa che mi è mancata di più nel periodo della quarantena. Amo viaggiare con la zaino in spalla, prenotando le prime tre notti e poi scegliendo dove mi portava l’istinto. Un format come “Pechino Express” sarebbe più adatto a me.

Hai dei rimpianti?

No, perché tutto insegna. Anche dagli sbagli si impara e se ho detto dei no, evidentemente è perché c’erano delle ragioni per cui non ho accettato. Bisogna conoscersi e sapere quello che per noi è giusto o meno. Ci sono persone che questo lavoro lo vogliono a tutti i costi, io nella mia vita coltivo anche altre cose che hanno un valore, che hanno un’importanza, per cui mi nutro anche di quelle. Poi il lavoro è importante però nel bene e nel male tutto mi ha insegnato.

Fra le tue passioni c’è anche lo sport. Da chi hai ereditato questa passione?

Lo sport guai a chi me lo toglie. A dire il vero in famiglia non è che si faccia così tanto sport. Sono più io, che sono una persona iperattiva, per cui per lo sport ho una sensibilità molto spiccata. Lo sport nel tempo mi  ha aiutata a gestire la mia  sensibilità, sfogare magari lo stress e i miei momenti di rabbia, di disagio o quant’altro. Sicuramente il lavoro ti porta anche a tenerti un po’ in forma, per il fisico e l’aspetto che cerchi di curare. Però l’aspetto principale è l’energia e il ripulire le tossine dal corpo. Lo sport è la linea di confine fra il corpo e l’anima e mi sta molto a cuore e cerco di lavorare bene sia sull’una che sull’altra. Quindi cerco sempre di tenermi in forma, ma non solo nell’aspetto fisico, ma anche spiritualmente, quindi abbraccio discipline diverse, faccio yoga e meditazione. Abbraccio tantissimo la natura che per me è una fonte di ricarica. Queste cose appartengono al mio DNA, di cui mi nutro.

Come sarà la tua estate?

QVC Italia non si ferma mai, siamo sempre in diretta e nel periodo estivo ci saranno più turni per via delle ferie e io che sono freelance più mi metto a disposizione, più lavoro. Per cui oltre al lavoro tendenzialmente farò un po’ di montagna, poi andrò sull’Appennino parmense che è un po’ il mio rifugio, dove ho la casa di famiglia. Ora ho portato su la mamma con la cagnolina. Io sto a Milano a lavorare e nei giorni liberi vado e vengo da mia mamma. Poi farò un pochino di mare, non ho ancora pensato dove, sto valutando anche di scendere giù nelle Marche, non ci sono mai stata. Poi salendo andrò a trovare degli amici in Romagna.